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Quando ad influenzare il look sono le serie tv

  • 12 Novembre 2021
  • By Paola Pizza
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Quando ad influenzare il look sono le serie tv

Ami le serie tv? Hai mai desiderato di indossare un abito o un accessorio che assomigliasse al look dei personaggi nelle serie tv?

Perché ci piace il look dei personaggi delle serie tv

Sono glamour, vincenti, affascinanti, se ne seguono le gesta come fossero amici o personaggi della nostra vita. Ci si appassiona alla loro storia, se ne condividono emotivamente successi e fallimenti, e ci appaiono vicini. Li facciamo entrare nel nostro gruppo interno (i personaggi che dialogano nella nostra mente) e finiamo per pensare: lei o lui indosserebbero questo capo? Si comporterebbero così?

Quando ci piacciono il loro look ci ispira e ci fa venire voglia di comprare un capo o di indossare in modo diverso ciò che già possediamo. Passiamo dal desiderio di un nuovo capo visto indosso ad un personaggio (le scarpe di Manolo Blahnik di Carrie, il cerchietto di Blair, il bauletto Saffiano Lux di Prada di Olivia, le giacche con la zip di Alicia, il basco di Emily, i tubini fascianti o gli stiletti Louboutin di Claire), alla voglia di copiarne lo stile e il comportamento (e non solo un capo).

La piattaforma Lyst indica l’aumento delle ricerche on line dei capi indossati nelle serie Tv e indica anche quando i capi (soprattutto quelli di prezzo accessibile) vengono esauriti in poco tempo (come la borsa Handful di Aldo o la minigonna Ronny Kobo indossati da Emily in Emily in Paris).

I processi psicologici che determinano l’attrazione del look dei personaggi delle serie tv, sono l’identificazione e l’imitazione.

L’identificazione con il look dei personaggi delle serie tv

Attraverso l’identificazione aderiamo ai valori, ai comportamenti, alle motivazioni di un gruppo che osserviamo, o di un leader di un gruppo, e li facciamo nostri.

Quando scatta l’identificazione con i personaggi delle serie tv?

  • Nel caso in cui alcune delle nostre motivazioni siano frustrate (ad esempio vorremmo avere successo e non lo abbiamo, vorremmo sentirci apprezzati e non lo siamo);
  • quando viviamo come carenti alcune aree della nostra vita (ad esempio le relazioni e la vita sociale);
  • se il nostro Sé ideale (come vorremmo essere) è molto lontano dal nostro Sé reale (come siamo);
  • nell’eventualità che alcuni nostri desideri non siano ancora stati sperimentati

Quali funzioni svolge l’identificazione?

Identificandoci con i personaggi delle serie tv, assumiamo alcune loro motivazioni, e alcuni loro valori come se fossero i nostri (li introiettiamo), con il vantaggio immediato di sentirci una persona esemplare e vincente.

Ispirandoci al loro abbigliamento comunichiamo la condivisione di quei valori e di quelle motivazioni che li guidano e ci sentiamo appartenenti ad un gruppo di successo.

Prendiamo a modello il personaggio emergente della serie tv (leader) o addirittura l’intero gruppo, dando vita a quella che Bandura definisce l’identificazione sociale. L’origine del processo di introiezione sono le fantasie fatte dal bambino quando affronta la frustrazione dei suoi bisogni fantasticando l’introiezione della madre (oggetto primario d’amore).

L’imitazione del look dei personaggi delle serie tv

Attraverso l’imitazione copiamo l’immagine di un personaggio: il suo look e i suoi comportamenti

Quando scatta l’imitazione dei personaggi delle serie tv?

  • Quando desideriamo esprimere un Sé desiderato, molto diverso e distante dal Sé reale;
  • se reputiamo più importante l’apparenza del sé rispetto a come siamo realmente e per cambiare puntiamo solo all’immagine;
  • nel caso in cui tendiamo a copiare il comportamento, motorio, cognitivo, sociale ed emotivo di un modello per apparire come lei/lui

Quali funzioni svolge l’identificazione?

Copiando l’abbigliamento e lo stile del personaggio della serie tv si tende a eliminare la discrepanza tra il sé reale (percepito come carente e incompleto) e il sé ideale (rappresentato dal modello). Si cerca di eliminare il disagio e l’insoddisfazione (per la discrepanza) inserendo nel proprio look gli stessi capi del personaggio. Questo processo si basa solo sull’immagine (e non sulla condivisione di valori e motivazioni).

Ho parlato di come ci influenza il look delle serie tv con Anna Franco su Il Messaggero del 12-11-2021

Emily in Paris

Emily è dinamica, comunicativa, intraprendente. Piace perché è un simbolo di indipendenza e di autonomia. È facile identificarsi con lei poiché rappresenta un nuovo inizio e la possibilità di cambiamento e affronta le difficoltà e gli ostacoli con uno stile ottimista, cercando sempre una soluzione per ogni problema.

Il suo stile di abbigliamento esprime il suo gruppo di appartenenza (è americana) ed è vissuto come diverso (e per ciò negativo) dal gruppo dei colleghi francesi che si sentono gli interpreti della vera eleganza. Lo stile di Emily parla della sua unicità e originalità ed esprime una identità personale e una personalità a basso automonitoraggio (coerente con il concetto di sé, le proprie idee e i propri valori). Il suo stile integra capi stravaganti e colorati e capi più classici, capi griffati e low cost.  Integra un po’ di stile francese nel suo look (guarda il suo look in stile Audrey Hepburn a teatro) senza però perdere la sua autenticità e senza farsi condizionare. Osserva ascolta e apprende e sa integrarsi nel contesto (la costumista è Patricia Field la stessa di Sex and the city).

Anche il look di Sylvie (il capo di Emily) minimalista e super chic è interessante, e si contrappone ai colori sgargianti e agli abbinamenti insoliti di Emily. È uno stile che mostra consapevolezza di sé e seduzione.

In occasione dell’uscita della seconda serie (20 dicembre 2021) sarà possibile vestirsi come Emily e i personaggi della serie comprando nello shop online di  Netflix!

The Bold Type

Tre amiche redattrici di Scarlett (Jane, Kate, Sutton), un magazine diretto da Jacqueline Carlyle (il personaggio ispirato da Joanna Coles, ex caporedattore di Cosmopolitan). Determinate, motivate, ambiziose, credono in se stesse e promuovono l’autenticità, a partire dal loro stile di abbigliamento. Per parlare si riuniscono emblematicamente nel ricco armadio di Scarlett.  Jacqueline Carlyle il loro capo, ha una forte personalità e si veste con capi glamour e ricchi di particolari che ne definiscono l’identità. Rappresenta un modello per il gruppo ed esprime una leadership assertiva.

Gossip girl

Una serie che celebra il gruppo e le sue dinamiche. Con due leader Blair (la leader cattiva) e Serena (la leader buona) e un gruppo che cerca di emularle per ammirazione e per paura di essere esclusi e considerati perdenti. Ricchezza e privilegi per i rampolli della Upper East Side che si esprimono in modo diverso: stile bon ton per Blair (con cerchietti e ballerine), look sensuale e capace di osare per Serena, look dandy per Chuck, elegante ed eccentrico (copiatissima la sua sciarpa!), stile da bravo ragazzo per Nate e da outsider scanzonato per Dan. L’abbigliamento è usato per esprimere l’appartenenza al gruppo di chi è vincente e di successo e marca la differenza tra chi è dentro al gruppo e chi è fuori, perché perdente. Jane cercherà prima di emulare l’abbigliamento di Blair e di Serena, per essere accettata dal gruppo, per poi opporsi con una antimoda.

Sex and the city

Carrie, Samantha, Miranda, Charlotte hanno promosso la moda come stile di vita. La serie ha celebrato le scarpe come oggetto del desiderio capace di dare un significato al look e di esprimere la grinta e il successo. L’abbigliamento per loro è un gioco identitario. Carrie esprime la sua unicità con abiti e accessori originali che lanciano una moda e la anticipano, mixando capi griffati, a capi low cost e vintage. L’uso di accessori (scarpe, cinture, borse, gioielli) rende il look particolare e originale.

Il look del potere nelle serie tv

Clicca qui per scoprire il look del potere di Olivia Pope in Scandal, di Claire Underwood in House of Card e di Alicia Florric in The Good Wife

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By Paola Pizza, 12 Novembre 2021 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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