Cosa comunica il look di Giorgia Meloni, prima donna nella storia d’Italia a diventare Presidentessa del Consiglio dei Ministri (anche se se lei preferisce essere chiamata il Presidente)?
Quando Giorgia Meloni fu eletta ministra nel 2008 dichiarò che non era giusto parlare del look delle donne in politica. Io sono convinta, invece, che l’abbigliamento sia una forma di comunicazione importante indipendentemente dal genere. Come ci mostra la psicologia sociale, la conoscenza degli altri inizia con le prime impressioni che si formano nei primi minuti della relazione. L’aspetto esteriore (di cui l’abbigliamento fa parte) è una delle prime cose che osserviamo e contribuisce anche a creare la reputazione. L’abbigliamento è una forma di comunicazione non verbale estremamente importante nella decodifica di un messaggio poiché “parliamo con i nostri organi vocali, ma conversiamo con tutto il nostro corpo” (K. Abercrombie)
Perché mai dovremmo ignorare cosa raccontano i politici (donne o uomini) con il loro look? L’obiettivo non è giudicare, ma comprendere la complessità dei messaggi.
Mi pare, tra l’altro, che molti politici non siano affatto alieni da utilizzare l’abbigliamento per raggiungere i propri obiettivi comunicativi. Con l’abbigliamento, infatti, non comunicano solo il ruolo, ma anche gli aspetti personali che li differenziano dagli altri. Ben venga allora la psicologia della moda che ci aiuta a cogliere i messaggi profondi contenuti nel testo della moda. (Clicca qui per scoprire l’interpretazione psicologica del look degli uomini e delle donne di potere).
Se osserviamo gli outfit che Giorgia Meloni ha indossato nei momenti istituzionali degli ultimi giorni le parole che vengono in mente sono: sobrietà, rigore, controllo.
Sia per le consultazioni che per l’incarico ha scelto un total look blu di Giorgio Armani (vera svolta nel suo stile!) con tailleur dai pantaloni ampi, camicia e decolletè, quasi una divisa che nelle foto ufficiali l’ha resa molto simile agli uomini in prevalenza vestiti di blu, con camicia bianca e cravatte per lo più sui toni del blu/ azzurro (uniche eccezioni il ministro dello sport in grigio e uno in cravatta rossa). Anche molte ministre hanno scelto la divisa del potere: tailleur maschile blu (gessato quello di Daniela Santanchè, con Birkin azzurra) e camicia bianca. Due sole ministre si differenziano dal gruppo con tailleur bianchi.
Una scelta di eleganza sobria, dalle linee morbide e scivolate per un contesto istituzionale nel quale ha prevalso il ruolo (e le attese di ruolo). La scelta del colore è molto importante per definire il messaggio.
Il blu infatti, e un colore tranquillizzante che comunica calma, energia mentale, legami affettivi. In questa tonalità scura è profondo, frenato, costruttivo, ed esprime dedizione.
Tailleur nero sempre di Armani, con camicia bianca per la cerimonia della campanella. Qui le linee si fanno più rigorose e il taglio maschile. Decisamente maschili anche le scarpe basse calzate all’arrivo, probabilmente per avere una camminata sicura e stabile davanti al picchetto d’onore che l’ha accolta.
La leadership mostrata in questa immagine mostra una prevalenza di codice maschile orientato all’azione e alla concretezza. Il colore nero comunica rigore, autorità, controllo ed è ammorbidito dal bianco della camicia che esprime consapevolezza limpidezza, trasparenza. Anche molte delle donne ministro hanno scelto la divisa del potere: tailleur maschile e camicia bianca.
Ma il look di Giorgia Meloni non ha comunicato soltanto il ruolo istituzionale, ma anche gli aspetti identitari personali e unici, attraverso le scarpe, gli orecchini, i bracciali, i capelli. Poiché molto spesso sono gli accessori a dare una direzione al messaggio dell’abito, è molto interessante osservarli per capire meglio come interpretare il look.
Non c’è dubbio che la nuova Premier ami le scarpe. Ne ha cambiate diverse negli ultimi giorni. Décolleté blu con tacco (12) dorato a spillo, décolleté blu con tacco medio, decolletè neri con tacco (12) a spillo, decolletè neri con tacco medio, e scarpe basse stringate con suola “carrarmato” in gomma.
I tacchi sono un simbolo di forza, di potenza, di dominio e parlano anche di sessualità. Enfatizzano il lato dominante e aggressivo della personalità, fanno sentire più alte e più slanciate e contribuiscono a creare una maggiore sicurezza.
Le scarpe basse stringate simboleggiano invece un ruolo maschile e rappresentano una armatura che protegge dall’ambiente esterno. Proiettano una immagine di aggressiva virilità, contribuendo ad una andatura decisa e determinata. Comunicano: sono forte, solida e affidabile.
Così come ha cambiato scarpe, ha cambiato anche pettinatura. Capelli raccolti e più rigorosi la mattina delle consultazioni (sebbene qualche ciuffo si muova libero!), capelli sciolti più liberi e sensuali dal taglio definito nel pomeriggio per l’incarico e per la cerimonia della campanella.
Oltre alle scarpe Giorgia Meloni apprezza anche i monili. Ha indossato degli orecchini abbastanza grandi per le consultazioni, più sottili e lunghi per l’incarico, dando un tocco particolare e femminile al look. Al momento della firma abbiamo potuto ammirare un bracciale tennis e un anello di brillanti che probabilmente ricordano i suoi legami affettivi, e un braccialetto di macramé con i colori della bandiera italiana che ribadisce i suoi valori. Precedente famoso quello di Angela Merkel che ha indossato spesso una collana con i colori della bandiera tedesca.
Rosso è il colore che ha scelto per la conferenza stampa sull’approvazione della legge di bilancio. Un colore che comunica passione, vigore, energia e anche competitività e aggressività e che sembra esprime bene la personalità grintosa della Presidentessa.
Per la prima del Boris Godunov alla Scala, ha scelto sempre il blu, ma questa volta con la morbidezza sensuale e la luminosità del velluto che esalta la femminilità, nell’abito fasciante di Armani, con cappa avvolgente. Per gli accessori: décolleté blu con strass e orecchini in tinta.
Ho chiesto a Valeria Viero, direttrice di ESR Italia, scuola di comunicazione di moda con cui collaboro da anni, di completare questo post con il suo parere. Questo è quello che ha scritto:
“Il lavoro del consulente d’immagine è nato proprio per gestire l’immagine delle persone con un’esposizione mediatica, come i leader politici; concordo dunque con te Paola, sull’importanza di osservare il look degli esponenti politici più importanti per comprendere meglio la loro comunicazione.
Vorrei soffermarmi in particolare sul look che Giorgia Meloni ha scelto per la cerimonia del giuramento: un completo blu molto sobrio ed elegante, che a mio avviso si prestava perfettamente al ruolo e alla situazione. Il blu è tra i colori più amati, da uomini e donne indistintamente. Il blu scuro viene percepito come il colore dell’affidabilità e della fiducia, della serietà e della riflessione profonda. Niente di meglio, dunque, per la cerimonia del giuramento.
Interessante la scelta della tipologia di tailleur: un tailleur pantalone ma con un collo sciallato dalle linee più morbide e meno spigolose del classico rever dentellato, un tailleur monocromatico con un top anch’esso blu scuro che allunga la figura e slancia e una giacca abbottonata ad un bottone che accenna ed alza il punto vita, sottolineando la femminilità della figura. Femminilità sensuale enfatizzata anche dalla scelta della decolleté nera con tacco 12. Trattandosi della prima premier italiana donna, trovo che la scelta stilistica per la cerimonia del giuramento sia stata selezionata con accuratezza comunicando affidabilità, rigore ma al tempo stesso femminilità ed eleganza“.
L’empowerment femminile può essere facilitato dall’abbigliamento? Basta essere competenti, o è necessario anche comunicare il ruolo attraverso l’immagine? Scopri quanto conta l’abbigliamento nel ruolo di potere delle donne ai vertici delle istituzioni in Europa cliccando sotto. Potrai leggere cosa comunicano i look di Sanna Marin, Kaia Kallas, Magdalena Anderson, Mette Frederiksen, Ursula von der Leyen, Christine Lagarde.
Ho parlato del look di Giorgia Meloni il 12-11-2022 a Radio Cusano Campus, nella trasmissione Dress Code condotta da Annalisa Colavito. La mia intervista inizia al minuto 4:16 dopo la gag di Crozza
Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.
Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.
Per conoscermi meglio clicca qui e leggi il mio profilo.
Vuoi comparire in questo spazio pubblicitario?
Contattami