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Look da ufficio. Vestirsi per il lavoro

  • 18 Settembre 2016
  • By Paola Pizza
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Look da ufficio. Vestirsi per il lavoro

Qual è il miglior look da ufficio? Come ti vesti sul lavoro? Come ti vesti per lo Smart Working? Sei consapevole di cosa comunichi attraverso abiti e accessori quando svolgi la tua professione? Hai fatto un piano preciso per decidere lo stile migliore? Sai quanto il tuo aspetto esteriore influenzi l‘immagine che gli altri hanno di te?

Puoi fare molto per raggiungere con più efficacia gli obiettivi sul lavoro lavorando sul tuo look da ufficio!

Look da ufficio – I dubbi su cosa scegliere

I dubbi su cosa scegliere sono molti. Apriamo l’armadio per decidere l’outfit giusto e ci chiediamo:

  • Se siete donne: tacchi alti o bassi? Il tailleur è d’obbligo? Si possono usare i colori, o vanno bene solo il nero o i colori neutri? Calze o gambe nude? Pantaloni o gonna? Monili sobri o evidenti? Borsa da lavoro o da passeggio? Sandali o scarpe chiuse? …
  • Se siete uomini: camicia bianca o colorata? Giacca o pullover? Piede nudo o calzino? Pochette nel taschino? Cravatta sobria o originale? Sciarpa avvolta al collo o cravatta? Quale borsa da lavoro? Braccialetti e anelli, o minimalismo? Sneakers o scarpe stringate?…

Quando non riusciamo a risolvere i conflitti tra le alternative che riguardano il rapporto con noi stessi e con gli altri, proviamo malessere (tecnicamente si chiama dissonanza cognitiva). Desideriamo essere migliori e unici, ma nello stesso tempo uguali agli altri e accettati, auspichiamo il cambiamento ma vogliamo  anche essere coerenti, abbiamo voglia di farci notare, ma contemporaneamente cerchiamo di nascondere parti di noi, abbiamo voglia di trasgredire ma anche di apparire seri e affidabili. Cosa fare?

Prima di passare all’azione devi chiederti cosa vuoi comunicare

Per mediare tra tutte queste tensioni divergenti  occorre un piano. Prima di aprire l’armadio, o precipitarti a fare acquisti, prendi carta e penna e fermati a pensare.  Ti aiuterò a trovare soluzioni per migliorare il tuo look per l’ufficio e aumentare la consapevolezza della tua identità.

Ecco un piano d’azione in 4 punti per raggiungere con più efficacia gli obiettivi, attraverso abiti e accessori.

  1. PUNTA AGLI OBIETTIVI – Qual è l’obiettivo che ti poni sul lavoro? Quali sono le tue motivazioni? Dove vuoi arrivare?
  2. ANALIZZA LA TUA IDENTITÀ – Chi sei? Come ti descriveresti? Quali sono i tuoi punti di forza? Il tuo baricentro è il gruppo di appartenenza (identità sociale), o te stessa (identità individuale)
  3. ANALIZZA IL CONTESTO – Dove lavori? Di cosa si occupa la tua azienda? Qual è il tuo ruolo? C’è uno stile di abbigliamento condiviso?
  4. FAI UN PROGETTO COMUNICATIVO – Decidi cosa vuoi comunicare di te considerando i tuoi obiettivi, la tua identità e le caratteristiche dell’azienda

Gli errori da evitare nel look da ufficio

Look da ufficio – gli errori da evitare

Evita gli eccessi

Ci sono le serate con gli amici, le vacanze e il tempo libero per liberare la fantasia e divertirsi con capelli rosa o azzurri, tacchi vertiginosi che rendono l’andatura ondulante, pantaloncini, sandali infradito, abiti super aderenti e succinti, monili vistosi, trucco pesante, colori sgargianti e abbinati con effetto arcobaleno, ridondanza di accessori.

Il lavoro non è il luogo degli eccessi, ma delle competenze. Si deve dimostrare ciò che sappiamo fare. Ed è meglio iniziare dalle prime impressioni per costruirsi una buona reputazione. Scegli uno stile lineare e elegante, ma non per questo grigio e uniforme, che enfatizzi la comunicazione della tua professionalità e del tuo ruolo. Usa gli accessori per dare un tocco particolare al tuo look.

Non far prevalere le tue preferenze

In azienda o in ufficio si lavora con gli altri ed è necessario avere competenze relazionali. Alla riunione con i capi della holding della tua azienda, non puoi mettere la cravatta con Miki Maus fosforescente di cui sei tanto fiero, né  i calzini bianchi e spugnosi che ami tanto, soprattutto se il dress code è eleganza formale, o quanto meno non devi poi scandalizzarti se ti guardano come diverso e inadeguato.

Se proprio vuoi osare con la cravatta, fallo con il colore e non con il disegno.

Se ami sentirti comoda con tute e sneakers, con scarpe sformate, o abiti tenda, chiediti se quella che dai è l’immagine giusta per la tua azienda.

Se ami la comodità, scegli abiti con taglio morbido o giacche destrutturate e scarpe tacco 5.

È necessario avere senso di realtà e chiedersi se ciò che piace a noi sia anche adatto al look da ufficio.

Non dimenticare il senso di realtà

Non sempre quello che è elegante per noi lo è anche per gli altri. Un po’ di sano confronto aiuta sempre. C’è il momento in cui è necessario chiedersi perché gli opinion leader portano le camicie a maniche lunghe anche in estate, e non quelle a maniche corte che voi considerate “mise estiva”.

Difficili sembrare autorevoli in camicia a fiori con le maniche corte se sei un manager! O in un abitino in stile “mattinata al mercato” se sei una manager! Il dress code in certi casi aiuta.

Non dimenticare che la mancanza di senso di realtà è spesso la causa della maleducazione.

Attenzione ai messaggi sessuali

Di sessualità è intessuta la nostra vita psichica, ma attenzione a non lasciarla trasbordare sul lavoro. Si può essere seduttivi nel privato (ed è molto divertente e intrigante), ma sul lavoro devono prevalere le competenze.

Evita gli abiti troppo sexy, le gonne troppo corte, i pantaloncini, le scollature vertiginose, l’effetto bondage, le scarpe fetish, le camicie aperte che mostrano il petto villoso. Se proprio non puoi fare a meno di esprimere la tua sensualità punta sull’intimo, nessuno lo vede, ma tu sai di averlo sotto i vestiti!

Non rinunciare alla tua individualità

Va bene cercare di interpretare lo stile aziendale, ma fallo senza sacrificare la tua individualità. Cerca un tuo stile all’interno del dress code aziendale e mantieni sempre qualcosa che esprima la tua personalità. Un accessorio, un colore, un taglio che parla di te.

In molti department store, ad esempio, il dress code è il minimalismo nero. Ma c’è nero e nero. Una cosa è un tailleur di taglio maschile, una cosa è un tailleur destrutturato e avvolgente. Una cosa è un semplice abitino nero e un’altra uno con un taglio grintoso, o personalizzato da una cintura o da una spilla.

Look da ufficio – suggerimenti pratici

QUALCHE SUGGERIMENTO PRATICO PER VESTIRSI SUL LAVORO

Non perdere mai di vista la tua immagine e quella dell’azienda o dell’organizzazione dove lavori. Devono integrarsi e non prevalere l’una sull’altra.

Nello scegliere la mattina cosa indossare, tieni conto anche della tua agenda. Hai in programma una riunione importante? Un colloquio con un cliente? Il trasloco del tuo ufficio? Scegli gli outfit in grado di aiutarti a raggiungere gli obiettivi con scioltezza.

Non scegliere solo gli abiti, ma pensate anche alla cura della persona. Un aspetto curato è sempre vincente.

Un business look proposto dalla consulente di immagine Mariacristina Giordano
Un business look proposto dalla consulente di immagine Mariacristina Giordano

Tieni in azienda, o in macchina, qualche capo per le emergenze. Una giacca per una riunione con il capo fissata all’ultimo momento, o per la visita inaspettata di un cliente. Delle scarpe eleganti e grintose per una improvvisa cena di lavoro. Una camicia di ricambio, per essere freschi e senza macchie. Delle calze per ogni imprevisto. Ma anche una spazzola per gli abiti e una per la pulizia veloce delle scarpe! Possono essere molto utili.

Non osare mai all’inizio di un lavoro, o nei primi colloqui. Meglio scegliere un eleganza formale (senza eccedere) quando non si hanno informazioni chiare. Attenzione anche ad interpretare il business casual. Non per tutti è la stessa cosa. Informati bene e, soprattutto, osserva capi e colleghi prima di lanciarti in mise azzardate. Le prime impressioni sono sempre importanti!

Se ancora non ti senti sicura o sicuro su quale look da ufficio scegliere, prediligi capi basici (scegliendoli di qualità, con un buon taglio e ottimi tessuti) da personalizzare con accessori colorati. Sono proprio gli accessori che spesso fanno la differenza e danno un tocco particolare al look

Vestirsi per lo Smart Working

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By Paola Pizza, 18 Settembre 2016 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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